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Quando sale il fuoco dentro

  • Immagine del redattore: igcoach
    igcoach
  • 23 apr
  • Tempo di lettura: 3 min




il fuoco della frustrazione che ti brucia dentro




Quando sale il fuoco dentro

Ci sono momenti in cui qualcosa brucia dentro. Sono braci silenti e perpetue.Non diventerà rabbia esplosiva, non sarà tristezza che scioglie… rimarrà frustrazione e quella può durare all’infinito e poi esplodere come un vulcano quando meno te lo aspetti. Non è prevedibile in nessun modo ma può avere effetti devastanti proprio come un’eruzione.Quel fuoco sordo che sale, ti stringe il petto, ti fa sbattere le mani sul tavolo o mordere le labbra per non dire tutto quello che vorresti.

Succede quando dai tanto e ricevi poco.Quando ti impegni ma qualcosa non si muove.Quando senti di essere oltre il limite, ma non puoi – o non sai – come cambiare le cose.

E allora sale il fuoco. E non sai dove metterlo.

 

La frustrazione parla una lingua potente

Non è un’emozione “negativa”. È un segnale d’allarme.Ti sta dicendo che qualcosa in te vuole muoversi, cambiare, esprimersi.È la tensione tra dove sei e dove vorresti essere.Tra ciò che senti possibile… e ciò che oggi sembra bloccato.

La frustrazione è energia in cerca di direzione.

 

Non combatterla, ascoltala

Spesso proviamo a zittirla: “Non mi devo arrabbiare”, “Dovrei essere più paziente”, “È inutile sentirsi così”.Ma reprimere il fuoco non lo spegne: lo spinge più in profondità, dove può logorarci come il magma nel profondo della vulcano.

Prova invece a fermarti un momento e chiederti:

  • Cosa sto davvero cercando?

  • Cosa in me si sente ignorato, sottovalutato, trattenuto?

  • Dove ho bisogno di più spazio, più chiarezza, più verità?

 

Canalizzare, non esplodere

La chiave non è reprimere, né sfogare a caso.È trasformare.

Quando impari a canalizzare la frustrazione, diventa forza creativa. Propulsione.Ti spinge a fare chiarezza, a fissare nuovi confini, a scegliere con più decisione.Può diventare il carburante per agire, per dire no, per dire basta, per dire adesso tocca a me.

 

Torna al tuo centro, poi agisci

Respira. Scrivi. Muoviti. Parla con qualcuno che ti ascolta davvero.Non lasciare che la frustrazione si trasformi in autogiudizio o autosabotaggio.

Usala come bussola. Ti sta indicando una soglia: quella tra il vecchio che non ti serve più, e il nuovo che stai cercando.Attraversarla richiede presenza, coraggio e visione.

 

Se senti che stai “bruciando dentro” e hai bisogno di capire come trasformare questa energia in cambiamento concreto…

Nel coaching lavoriamo insieme per riconoscere i tuoi bisogni, sciogliere i blocchi e ritrovare direzione. Scrivimi per iniziare. Se la frustrazione trova sfogo nel cibo ti consiglio il percorso H.U.G. oppure ci lavoriamo insieme per far diventare questa brace il tuo alleato più potente.




SFIDATI

Obiettivo: trasformare la frustrazione in energia positiva.

La sfida è questa:

Oggi, quando senti la frustrazione salire, invece di agire impulsivamente, fermati e scrivi (anche solo per 2 minuti) cosa ti sta infastidendo. Metti nero su bianco ogni pensiero o emozione che stai vivendo. Se preferisci puoi usare carta e penna o una app sul cellulare)

Poi, chiediti: “Come posso trasformare questa energia? In che azione posso canalizzarla?”

E scegli una piccola azione concreta da fare che ti aiuti a sentire di avere il controllo: può essere una piccola decisione, un cambiamento di punto di vista o un’attività fisica.

Concludi la sfida:

Alla fine della giornata, rifletti su cosa hai fatto con la tua frustrazione. Come ti sei sentito/a? È stata un'opportunità per agire in modo costruttivo?

 

Komen


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